Analisi Favoriti Giro d’Italia 2019, Maglia Ciclamino: tutti contro Viviani
La Maglia Ciclamino si conferma come uno degli obiettivi più ambiti anche del Giro d’Italia 2019. La classifica a punti rappresenta il corridore in grado di piazzarsi meglio nel maggior numero di tappe possibili e, grazie alle regolamentazioni introdotte nel corso degli ultimi anni, ha premiato i velocisti al termine delle ultime sei edizioni. L’ultimo scalatore ad imporsi in questa graduatoria è stato infatti lo spagnolo Joaquim Rodriguez nel nel 2012, che seguì al compianto Michele Scarponi e a Cadel Evans. Non tutti i velocisti però hanno intenzione di portare a termine il Giro d’Italia, quindi la lotta, presumibilmente, sarà particolarmente accesa soltanto nei primi giorni di gara. Molte ruote veloci infatti lasceranno in anticipo, per scelta tecnica o per eccessive difficoltà nelle tappe di montagna.
Favoriti Maglia Ciclamino Giro d’Italia 2019
Elia Viviani (Deceuninck-Quick-Step), anche soltanto per il fatto di essere campione uscente, è il favorito numero uno per la conquista di questa maglia. Il velocista veneto continua a migliorare anno dopo anno e ha già al suo attivo già diverse vittorie nel corso di questa stagione. Se non dovessero sopravvenire problemi fisici o di salute, l’obiettivo Verona in ciclamino non dovrebbe essere troppo difficile da raggiungere per lui.
Lo sport, soprattutto il ciclismo, non ha mai nulla di già scritto e così la concorrenza proverà fin da subito a mettere i bastoni tra le ruote al favorito. In primis Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), vincitore di questa maglia nel 2017 e al ritorno dopo aver saltato la passata edizione. Il 24enne colombiano sta tornando lentamente sui propri migliori livelli e il Giro d’Italia rappresenta l’occasione giusta per tornare al successo e a giocarsi qualche traguardo importante. Un altro ex vincitore di questa maglia (2015 e 2016) è Giacomo Nizzolo (Dimension Data). Il brianzolo ha corso poco finora nel corso di questa stagione, ma non va assolutamente sottovalutato soprattutto per la sua grande regolarità.
Un interessante contendente per la graduatoria a punti è Pascal Ackermann (BORA-hansgrohe). Il 25enne tedesco, superata la paura per la caduta al Tour of the Alps, è uno dei giovani velocisti in ascesa più interessanti del panorama internazionale. L’unica incognita è rappresentata dal fatto che si tratta del suo esordio in un Grande Giro, il che impone qualche interrogativo sulla tenuta sulle tre settimane. Abituato a battagliare sulle strade del Tour de France, Arnaud Démare (Groupama-FDJ) rappresenta un’interessante novità per il Giro e, nonostante quest’anno non abbia ancora vinto, potrebbe provare a ricalcare le orme del connazionale Nacer Bouhanni, unico suo connazionale a vincere la maglia ciclamino nel 2014, quando era rossa.
Arriva invece con il morale a mille l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal), rinvigorito dalla nuova esperienza in Belgio. Conclusa la preparazione con due belle vittorie al Giro di Turchia, si pone come uno dei velocisti potenzialmente più interessanti, anche se non disputa un GT dal Giro d’Italia del 2017, che per altro non portò a termine.
Alle spalle dei grandi favoriti, scalpitano alcuni outsider pronti a sfruttare delle eventuali defezioni di lusso. Tra questi spicca Davide Cimolai (Israel Cycling Academy), messosi in proprio dopo tanti anni da gregario, e che finora ha disputato una stagione particolarmente convincente negli sprint, a differenza del compagno Kristian Sbaragli, che ha affrontato un avvicinamento fatto soltanto di corse di un giorno.
Un altro velocista che arriva senza i riflettori puntati addosso è Sacha Modolo (EF Education First) che non porta a termine una corsa da più di un mese e che quest’anno non ha ancora disputato volate convincenti. Dopo i primi giorni di corsa avremo un’idea più chiara del suo stato di forma, così come di quello di Matteo Moschetti (Trek-Segafredo). Il 22enne talento azzurro sta affrontando la prima stagione da professionista con il giusto piglio e potrebbe togliersi grandi soddisfazioni. Arriva sulla scorta di un inizio di stagione non perfetto anche Jakub Mareczko (CCC Team), che vorrà finalmente portare a termine il Giro con buone prestazioni dopo due tentativi a vuoto.
Non ci sono però solo i velocisti a contendersi questa maglia. Fughe permettendo, anche gli uomini di classifica potrebbero trovarsi, più o meno volontariamente, coinvolti nella lotta per la maglia ciclamino. Corridori come Tom Dumoulin (Sunweb), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Simon Yates (Mitchelton-Scott), nonché Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), a furia di battagliare per gli abbuoni e i successi di tappa nel corso dei passaggi chiave, potrebbero ritrovarsi ad accumulare molti punti.
La stessa sorte potrebbe toccare anche ai classici “cacciatori di tappe” che ci abituano ad andare più volte in fuga nel corso dei Grandi Giri, come l’ormai quasi leggendario Thomas De Gendt (Lotto Soudal) e Matteo Frapporti (Androni-Sidermec).
Borsino dei Favoriti Maglia Ciclamino Giro d’Italia 2019
***** Elia Viviani
**** Fernando Gaviria, Giacomo Nizzolo
*** Pascal Ackermann, Arnaud Démare, Caleb Ewan
** Davide Cimolai, Sacha Modolo, Matteo Moschetti, Kristian Sbaragli
* Thomas De Gendt, Tom Dumoulin, Marco Frapporti, Primoz Roglic, Simon Yates
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